capsule digitale

ART WORKERS ITALIA

Ogni anno Il Giornale dell’Arte invita intellettuali, artiste e artisti o collettivi a progettare una capsule digitale. Una committenza speciale, basata sul confronto, per costruire un altro racconto della contemporaneità

Chi siamo, chi vogliamo essere

Prima di tutto, proviamo a rispondere alla domanda di che cosa sia una Capsule per noi del Giornale dell’Arte. Arrivati ai quarant’anni di uscite del nostro mensile, abbiamo maturato un’idea solida di che cosa sia e di che cosa debba fare oggi un giornale attivo nel comparto cultura. 

Il nostro ruolo è prima di tutto informare con puntualità, chiarezza e precisione. Dopo l’informazione, l’approfondimento: costruire un sostrato di competenze in grado di arricchire chi legge. Questo processo è lento e non ha necessariamente a che fare con la tempestività. Per creare conoscenza è necessario porre domande, raccogliere riflessioni, delineare uno spazio entro il quale lasciar agire la lettura, la scoperta, l’apprendimento.

Ecco, una Capsule è innanzitutto questo: un luogo verticale (orizzontale) e indipendente, eppure gemmato dal giornale, che mira a definire un confine e a vedere che cosa accadrà al suo interno. Ogni anno invitiamo intellettuali, artiste e artisti o collettivi a cui affidiamo l'incarico di concepire un piano editoriale innovativo che viaggia in un ambiente digitale connesso e al tempo stesso sconnesso da quello del giornale.

Così, se da una parte Il Giornale dell’Arte è la roccaforte della notizia, il progetto di Capsule intende rappresentare nuove istanze, definire e indagare nuovi limiti, esplorare luoghi e linguaggi, anche lontani da quelli della nostra linea editoriale. Per costruire sinergie di contenuto. Per raccontare una storia diversa.

AWI e Il Giornale dell’Arte

A partire da aprile 2024 è online la nostra seconda Capsule, a cura di Art Workers Italia (AWI), la prima associazione, autonoma e apartitica, nata con l’obiettivo di dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori dell’arte contemporanea in Italia. Dal 2020 AWI collabora con esperti ed esperte del settore legale, fiscale e amministrativo, enti di ricerca e università, istituzioni dell’arte e della cultura per costruire strumenti di tipo etico, contrattuale e giuridico a tutela degli e delle art workers. 

Come Giornale dell’Arte, crediamo sia nostro compito dare voce, affiancare e fare da cassa di risonanza a chi si occupa attivamente di giustizia sociale, equità, parità di trattamento, rispetto degli schemi giuslavoristici e della creatività che, anche nel comparto culturale, subiscono distorsioni e svalutazioni. Il lavoro è una questione concreta attorno alla quale creare pratiche condivise e collettività solidali. 

La Capsule, prima ancora dei singoli contenuti che ospiterà, rappresenta innanzitutto una dichiarazione: queste tematiche, dietro alle quali vivono storie e persone, devono essere presenti nell’agenda della cultura.

Baci da AWI

Baci da AWI racconta come le lavoratrici e i lavoratori dell’arte e della cultura si muovono nell’attuale scenario economico e politico italiano. Un contenitore di pratiche di resistenza ed esperienze che raccoglie contenuti crossmediali – podcast, interviste, saggi brevi e appunti di viaggio in forma audiovisiva – realizzati da socie e soci di AWI insieme ad associazioni, organizzazioni e persone alleate. 

Pensato come un diario di viaggio che tocca diverse regioni della penisola, il progetto vuole restituire una fotografia del paese reale da nord a sud, tra centro e periferia, che metta in discussione le narrazioni dominanti e anacronistiche che vedono l’Italia come un luogo meraviglioso ma immobile. Baci da AWI è un toolkit aperto assemblato collettivamente per orientarsi nel settore dell’arte contemporanea ed immaginare altri modi di praticare il lavoro culturale e artistico.

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