Lavoro nell’arte, lavoro nello spettacolo
Eugenio Delfino, Donato Nubile, Marta Bianchi, Rebecca MocciaIn questo episodio esploriamo le specificità del nostro settore spesso dimenticato dalla politica. L’art worker è ancora oggi una professione non regolamentata. In Italia, mancano infatti tutele basilari come contratti collettivi, retribuzioni adeguate e fondi previdenziali, e molti operatori e operatrici del settore si trovano a lavorare in condizioni precarie, senza riconoscimento. Confrontiamo la situazione deɜ art worker con quella di settori affini, come cinema e teatro, dove le lotte collettive hanno portato a diritti concreti. Quali lezioni possono trarre lɜ lavoratorɜ dell’arte per migliorare le proprie condizioni?
Inverbuire / Inverbuzione / Inverbuito/a
Noura TafecheQual è la parola che descrive un tipico rapporto di forza e disequilibrio in cui l’artista lavora con precisione ma riceve pagamenti tardivi ed è soggetto a condizioni economiche opache? Nel lessico contemporaneo, non sembra ancora esserci un termine specifico, e l’onomaturgia potrebbe colmare questa lacuna. Inventare nuove parole è un’attività intellettuale sicuramente giocosa ma al contempo molto seria, soprattutto quando si tratta di inquadrare le dinamiche di trattamenti iniqui e di analizzare da vicino i frammenti della disomogenea composizione del cosiddetto “mondo del lavoro”.
Se l’arte, come il lavoro di cura, è un lavoro d’amore, che cosa possiamo imparare dalle lotte femministe per il salario al/contro il lavoro domestico? Partendo da questa importante eredità teorico-politica, in questo articolo cercheremo di approfondire il ruolo del desiderio nella normalizzazione di modalità di lavoro precarizzanti ed estrattive che ancora oggi domina il sistema artistico contemporaneo.
Arte Lavoro Genitorialità
The Glorious Mothers (Sara Basta, Cristina Cusani, Mariana Ferratto, Francesca Grossi, Caterina Pecchioli e Miriam Secco), Camilla Mozzato, Fabiola Fiocco, Alessandra SaviottiIl tempo della vita e il tempo dell’arte sono spesso due temporalità che si confondono ed intersecano. Ma cosa accade quando oltre la nostra vita, subentrano responsabilità di cura verso un altro essere umano? Baci da AWI incontra alcune associate per discutere di lavoro e genitorialità nel nostro settore.
Arte precaria, attivismo irresistibile
Alessandra FacciniChe cosa si intende per attivismo artistico? Nonostante l’effetto disorientante che la domanda sortisce, proveremo a esplorare come un certo modo di fare attivismo all’interno del mondo dell’arte si configura oggi in Italia. (E sì, ha a che fare con il lavoro).
AWIRE
Tea Andreoletti, Sofia Baldi-Pighi, Nicoletta Fazio, Francesca Masoero, Alice Pedroletti, Fabiola Fiocco, Alessandra SaviottiBaci da AWI incontra alcune associate che vivono in uno stato di costante mobilità data dalla natura del lavoro artistico che molto spesso richiede lo spostamento attraverso diversi paesi del mondo. In questa puntata si approfondiscono i legami che le ospiti hanno con il nostro paese e si parla delle buone e cattive pratiche all’interno del settore
Essere creativi è un privilegio
Alessandro Sahebi“Io credo che l'arte esiga anzitutto pazienza e persistenza” scriveva lo scultore e pittore francese August Rodin a fine Ottocento. All’inizio del XXI secolo possiamo dire che no, non è così. Senza nulla da togliere a talento e impegno, sia chiaro. Il problema è che l’arte, o più in generale le industrie creative, oggi sono appannaggio di pochi
Mi Riconosci?
Rosanna Careri, Fabiola Fiocco, Alessandra SaviottiBaci da AWI incontra “Mi riconosci?” un’associazione fondata nel 2015, attiva nel garantire informazione, denunciare e formulare proposte su temi inerenti le condizioni di lavoro nel settore dei beni culturali in Italia. Fabiola Fiocco e Alessandra Saviotti intervistano Rosanna Careri, attivista di “Mi riconosci?”
Contratti e accordi del ca**o
Danilo CorrealeQuando i contratti vengono utilizzati per siglare promesse che dovrebbero garantire tutele, non sempre tutto va come deve andare. Partendo da due episodi recenti, un artista spiega come non sempre il contratto sia la soluzione nei rapporti di lavoro quando non esiste una coscienza collettiva tra i lavoratori e le lavoratrici dell’arte
Chi siamo?
Lucrezia Calabró Visconti, Fabiola Fiocco, Corinne Mazzoli, Annalisa Pellino, Alessandra Saviotti, Clara ScolaBaci da AWI è un viaggio lungo la Penisola per raccontare come le lavoratrici e i lavoratori dell'arte e della cultura si muovono nell’attuale scenario economico e politico italiano. Ma chi c’è dietro al lavoro di Art Workers Italia e quali sono gli strumenti a disposizione degli e delle associate? Alcune socie fanno il punto a tre anni dalla fondazione dell’associazione